Tende da sole e da interni, coperture in policarbonato, strutture in legno e metallo per qualsiasi esigenza, per privati, aziende ed ambienti pubblici.

Pergolati e tettoie in metallo e legno

Per le pergole e le tettoie più in generale, si può parlare di due parti componenti principali: la struttura e la copertura.

Per quanto riguarda la struttura possiamo ribadire quanto detto nella pagine relativa alle pompeiane ombreggianti, magari con la variante che si parla di strutture spesso più robuste di quelle delle pompeiane in quanto devono resistere ad agenti atmosferici più importanti del semplice sole e del vento, quali la pioggia e magari la neve.

Le strutture delle nostre pergole e tettoie sono realizzate con una notevole gamma di materiali.

  1. Il legno è fra i più usati ed ovviamente, per stabilità dimensionale, si parla di legno lamellare di pino, di abete e di larice, impregnati e no. Il legno viene usato spesso quando si desidera una struttura che trasmetta a chi la utilizza un senso di calore.
  2. Molto usato, nelle abitazioni con impronta moderna, progettate da validi architetti, è l’alluminio, nelle versioni verniciato o anodizzato argento con manutenzioni praticamente nulle.
  3. L’acciaio inox poi lucido o verniciato dà un'impronta quasi eterna alla pompeiana ed una robustezza fuori dal comune. I particolari realizzati con il taglio laser completano l’eleganza di queste strutture.
  4. Il corten è un altro metallo che, usato per realizzare il telaio delle pompeiane, si lega molto bene ad ambienti sia con impronta moderna che classica.
  5. Anche il bambù è un interessante elemento decorativo che va aggiunto ai vari metalli o al legno, con risultati sorprendenti.
  6. Infine molti dei materiali sopra descritti vanno fra loro mescolati in modo da ottenere delle strutture composite piacevolissime.

Le coperture dei pergolati e delle tettoie possono essere anche molto diverse fra loro ed in generale si possono dividere in fisse e mobili.

Coperture fisse per pergolati e tettoie

  1. Si parte da coperture semplici con teloni di pvc pesante messi in trazione con appositi profili in alluminio ed acciaio, alla fine sempre molto lineari ed esteticamente pulite.
  2. Si arriva al top con le coperture “centinate” in policarbonato e rame (o alluminio ed inox), che rappresentano il massimo delle coperture fisse, in quanto coniugano al meglio l’esigenza di luce e protezione da pioggia e dalla neve; per la protezione solare vengono integrate da file di velarium in tessuto da esterno e forniscono così un ambiente estremamente elegante anche in giardino.
  3. Nel mezzo si possono ritrovare le classiche coperture di sempre con perlinati,  guaine ardesiate, tegole canadesi, coppi, ovviamente con tutti i componenti necessari al corretto funzionamento come guaine impermeabili, grondaie in rame ed aerazioni.

Coperture mobili per pergolati e tettoie

  1. I teli mobili ad arrotolamento manuale o motorizzato compongono questa categoria, spesso abbinati ad appropriate protezioni vento o ad automatismi per la pioggia.
  2. Poi abbiamo i teli mobili a faldoni con i vari rompitratta, usati per realizzare nel gergo comune le pergotende, ormai importante realtà da una ventina d’anni.
  3. Infine i frangisole orizzontali sono la novità degli anni più recenti, con essi si sono realizzate le pergole bioclimatiche che abbinano l’effetto ombreggiante e l’areazione alla capacità di proteggerci anche dalla neve.

Pergolati in legno e pergolati in metallo, alcune definizioni tecniche:

"Per vivere maggiormente gli spazi esterni, come terrazzi e balconi, spesso si utilizzano tende da sole, tettoie, pergolati o addirittura verande. E’ noto però che, a seconda del tipo di struttura che si installa, bisogna richiedere delle autorizzazioni al Comune di appartenenza o al condominio in cui si risiede.  
Individuare la categoria a cui è assimilabile l’opera che si vuole realizzare è importante per determinare quale sia il titolo abilitativo adeguato e non incorrere in un abuso, seppur inconsapevole. In merito a pergolati, pensiline e tettoie, le definizioni e le autorizzazioni da richiedere variano da Comune a Comune, non essendoci una normativa chiara e unitaria a livello nazionale. Quindi è bene consultare il Regolamento Edilizio del proprio Comune e richiedere la consulenza di un tecnico abilitato per il proprio caso specifico. 
Tuttavia si possono fornire delle linee guida utili per capire l’orientamento generale in merito ad ogni tipo di realizzazione."

Manufatti per esterni: i titoli edilizi

"Quando si parla di tettoie, pergolati, tende e verande bisogna analizzare i fattori che possono determinarne un diverso trattamento a livello autorizzativo. Prima di tutto bisogna considerare la funzione che il manufatto assume: potrebbe essere di ombreggiamento o schermatura solare (pergolati), protezione da tutti gli altri agenti atmosferici (tende, tettoie e pensiline) o aumento dello spazio vivibile dell’appartamento (verande). 
La giurisprudenza edilizia dà particolare valore anche alla precarietà e all’amovibilità dell’opera: un manufatto è definito precario se è rimovibile senza demolizioni ed ha carattere temporaneo; in questo caso l’opera è esente da autorizzazioni.    
E’ inoltre importante comprendere se l’intervento che si vuole realizzare ricada nelle attività di ‘Edilizia libera’, per cui basta una semplice Comunicazione inizio lavori (CIL) o Comunicazione asseverata da un tecnico abilitato (CILA), o in altre situazioni per cui può essere necessario un titolo abilitativo, come Segnalazione certificata inizio attività (SCIA), Dichiarazione inizio Attività (DIA)  o Permesso di costruire (PdC). 
Ricordiamo che, con l’aggiornamento legislativo operato dallo Sblocca Italia,  generalmente si utilizza la CIL per interventi di manutenzione ordinaria, la CILA per alcuni interventi di manutenzione straordinaria, la SCIA per interventi di manutenzione straordinaria che comportino una modifica strutturale, per interventi di restauro e risanamento conservativo e per alcuni interventi leggeri di ristrutturazione edilizia, infine permesso di costruire per tutti gli altri interventi, ovvero quelli di nuova costruzione, di ristrutturazione edilizia e ristrutturazione urbanistica.
In linea generale si può affermare che i manufatti amovibili e di modeste dimensioni possono essere installati anche con una comunicazione di inizio lavori, mentre le strutture fisse, o che implicano un aumento della volumetria, necessitano di permesso di costruire."

Guarda e scegli il tuo pergolato!

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